FOTO – La concorrente israeliana di Eurovision Netta Barzilai nella sua uniforme militare. (via Facebook)
Ali Abunimah, 8 maggio 2018
“Netanyahu e i suoi ministri e generali non cercano niente di meglio che Netta Barzilai vinca il concorso dell’Eurovision”, secondo gli attivisti israeliani che sostengono il movimento di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) per i diritti dei palestinesi.
E quel premio è a portata di mano, con la concorrente israeliana fortemente favorita per conquistare il primo posto.
Sarebbe certamente un fiore all’occhiello della campagna Brand Israel, che si propone di utilizzare lo sport, la cultura e la tecnologia per lustrare l’immagine di Israele e imbiancare i suoi crimini contro i palestinesi.
E ciò significherebbe che il concorso del prossimo anno si svolgerà in Israele davanti a un pubblico televisivo che può superare i 200 milioni.
Israele prende parte perché membro della European Broadcasting Union che sponsorizza il concorso.
L’Eurovision Song Contest 2018 inizia a Lisbona questa sera, martedì, proseguendo giovedì e culminando nel gran finale di sabato.
Gli spettatori possono votare nelle semifinali e nelle finali.
Il gruppo di attivisti Boycott From Within sta invitando gli spettatori ad agire contro l’uso di Israele del concorso per promuovere la sua propaganda, chiamando la sua campagna “Zero punti a Israele”.
“Se vivi in uno dei paesi partecipanti, prenditi cura di partecipare al televoto e dai PUNTI ZERO all’apartheid israeliano – e chiedi ai tuoi amici e parenti e a chiunque tu conosca di fare lo stesso,” Boycott From Withinesorta. “Se la canzone israeliana viene eliminata già alle semifinali – bene, niente di più ci sarà da fare.”
Il gruppo osserva che la concorrente israeliana Netta Barzilai “parteciperà in rappresentanza dello stato di Israele, in quanto tale è parte degli sforzi per ‘cambio di immagine’ di Israele a livello internazionale.”
Dichiarano che Barzilai “ha prestato servizio nella marina israeliana nel 2014” e “ha cantato ‘My Sailor is My Angel’ per i membri della marina che avevano preso parte a fine anno al massacro nell’operazione Protective Edge a Gaza”.
Le vittime di quel massacro includevano i quattro ragazzi Baker uccisi dai proiettili sparati dalla marina israeliana mentre giocavano su una spiaggia di Gaza City.
La marina israeliana continua a imporre il blocco marittimo di Gaza, spesso attaccando, ferendo e uccidendo i pescatori di Gaza.
“La canzone di Israele Eurovision intitolata ‘Toy’, che è tutta sull’emancipazione femminile e sulla giustizia sociale, non affronta i massacri della marina israeliana a Gaza,” afferma Boycott From Within. “Né cerca di responsabilizzare le donne sulla prigione a cielo aperto di Gaza.”
Mentre gli attivisti sperano in una risposta forte, la canzone israeliana ha ricevuto molto sostegno e pubblicità: l’ambasciata dell’Unione europea a Tel Aviv è stata una sostenitrice entusiasta.
“La canzone israeliana è ampiamente promossa in rete, in una massiccia campagna di propaganda molto generosamente finanziata dal governo israeliano,” sostiene Boycott from Within.
Ma la campagna del gruppo sta causando preoccupazione nei media israeliani.
“Il sistema di punteggio dell’Eurovisione si basa su un numero uguale di punti assegnati dai giudici e dagli spettatori del concorso provenienti da tutto il continente e dai paesi partecipanti”, riporta Ynet. “Gli sforzi della campagna BDS potrebbero quindi rivelarsi efficaci, ostacolando in modo significativo le possibilità di vittoria di Israele – o addirittura di arrivare in finale”.
Traduzione: Simonetta Lambertini – Invictapalestina.org
Fonte: https://electronicintifada.net/blogs/ali-abunimah/can-israel-be-stopped-winning-eurovision