Sabreen al-Najjar indossa la veste da paramedico della figlia, intrisa di sangue, mentre migliaia di persone sfidano i cecchini israeliani nell’11esima settimana di proteste. Copertina: la madre di Razan al-Najjar indossa la divisa della figlia assassinata dall’esercito di occupazione (MEE/Mohammed Asad)
Da Staff MEE, 8 giugno 2018
La madre dell’infermiera palestinese uccisa Razan al-Najjar venerdì si è unita ai volontari che si prendono cura dei manifestanti feriti durante quest’ultimo giorno di dimostrazioni a Gaza.
Fotografi su Twitter hanno mostrato Sabreen al-Najjar che indossa la veste da paramedico della figlia, intrisa di sangue, marcata con il logo della Società Palestinese di Soccorso Medico, mentre migliaia di manifestanti sfidavano i cecchini israeliani vicino alla recinzione che separa Gaza da Israele, nell’11esima settimana consecutiva.
Razan è stata uccisa da un proiettile vero al petto venerdì scorso, mentre prestava servizio come infermiera volontaria sulle linee del fronte delle manifestazioni, spargendo riprovazione verso il prendere di mira il personale medico da parte dell’esercito israeliano.
Un’iniziale indagine interna israeliana ha liquidato la sua morte come non intenzionale, ma una campagna sui social media da parte di ufficiali israeliani che cercava di collegare Razan ad Hamas ha incontrato la rabbia e le accuse di denigrare la giovane donna, in un tentativo di giustificare retroattivamente la sua uccisione.
In un’intervista a Middle East Eye all’inizio della settimana, Sabreen ha detto che credeva che sua figlia fosse stata deliberatamente presa di mira. “Loro [gli israeliani ] conoscono Razan, sanno che è una infermiera, che stava aiutando a medicare i feriti dal 30 marzo “, ha detto Sabreen.
Molte persone sono state colpite a morte dai soldati israeliani da quando sono iniziate il 30 marzo le proteste della “Grande Marcia del Ritorno “, mentre superano le migliaia i palestinesi colpiti e feriti.
Sabreen ha detto a MEE che sua figlia era soprattutto concentrata sull’aiuto alle donne e ai bambini feriti durante le dimostrazioni.
“Mia figlia usciva ogni venerdì tra le 7 e le 8 di mattina. Era sul campo a fare il suo lavoro, alleviando le lesioni dei feriti , e mia figlia era una paramedica coraggiosa che non aveva mai paura dei cecchini israeliani “, ha raccontato la madre di Najjar.
“Era solita tornare a casa con il sangue che le ricopriva la divisa. Era solita rimanere alle proteste finché tutti non se ne erano andati”.
Giovedì degli ufficiali israeliani erano stati criticati per avere affermato che l’infermiera palestinese Razan al-Najjar stava facendo da scudo umano per Hamas quando è stata colpita a morte dai soldati israeliani a Gaza venerdì.
Il portavoce in lingua araba dell’esercito israeliano Avichay Adraee ha mostrato un video sui social media che ha usato un fotomontaggio di un’intervista in cui la 21enne palestinese dichiarava:”Sono l’infermiera Razan al-Najjar, sono qui sulle linee del fronte e agisco come scudo umano. …”.
Il video taglia il resto della frase:”....come soccorritore per i feriti al fronte“.
This was Razan al-Najjar, the 21-year-old paramedic killed by Israeli forces in Gaza on Friday
Pubblicato da Middle East Eye su lunedì 4 giugno 2018
Gli utenti dei social media hanno denunciato il video come parte di una più ampia strategia israeliana per screditare i palestinesi uccisi dalle forze israeliane.
Najjar è stata il secondo paramedico palestinese ad essere ucciso dall’inizio della Grande Marcia del Ritorno, che difende il diritto del milione e 300mila rifugiati di Gaza a muoversi verso i villaggi da cui le loro famiglie erano state sfollate prima e durante l’istituzione di Israele nel 1948.
trad. https://www.facebook.com/IlPopoloCheNonEsiste/posts/1569560553150068
Fonte: http://www.middleeasteye.net/news/razan-al-najjars-mother-joins-medics-attending-wounded-gaza-1405945430