Colonizzazione israeliana di Gerusalemme-Est: Tre società francesi coinvolte nella costruzione della rete tranviaria

Comunicato dell’Associazione France Palestine Solidarité, CFDT, CGT, FIDH, Al Haq, LDH, Solidaires, Piattaforma delle ONG per la Palestina

13 giugno 2018

Diverse organizzazioni (France Palestine Solidarité, CFDT, CGT, FIDH, Al Haq, LDH, Solidaires, Piattaforma delle ONG per la Palestina) pubblicano oggi un rapporto su “Rete tranviaria di Gerusalemme: delle compagnie francesi contribuiscono alla colonizzazione israeliana del territorio palestinese occupato”. Si mette in evidenza la partecipazione di tre società francesi, EGIS e SYSTRA, due filiali di istituzioni pubbliche (SNCF e RATP, Caisse des Dépôts et Consignations) e Alstom, nella costruzione della rete tramviaria di Gerusalemme.

Parigi, 13 giugno 2018 – Mentre il governo francese si oppone alla decisione degli Stati Uniti di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele, nostre organizzazioni pubblicano oggi un rapporto che evidenzia la partecipazione di tre compagnie francesi, EGIS e SYSTRA, due filiali di istituzioni pubbliche (SNCF e RATP, Caisse des Dépôts et Consignations) e ALSTOM, nella costruzione della rete tranviaria di Gerusalemme. Strumento della politica di colonizzazione e annessione israeliana, questa realizzazione simbolo è progettata per collegare Gerusalemme Ovest agli insediamenti israeliani costruiti sul territorio palestinese a Gerusalemme Est, in flagrante violazione del diritto internazionale con il prolungamento di una linea esistente e la creazione di due nuove linee tutte con capolinea nelle colonie.

L’occupazione di Gerusalemme Est e la sua “annessione” da parte dello stato israeliano, violano il diritto internazionale, come ci ricordano numerose risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (tra cui n° 478 del 1980 e n° 2334 del 2016)

Tre società francesi, 2 delle quali con maggioranza a capitale pubblico, partecipano alla realizzazione di questo progetto:

  • EGIS RAIL, una filiale del gruppo EGIS, controllata al 75% dalla Caisse des Dépôts et Consignations.
  • SYSTRA, una società controllata congiunta di SNCF e RATP che detengono ciascuna il 42% del suo capitale.Queste due società di ingegneria partecipano attivamente agli studi di queste nuove linee e al coordinamento dei vari attori responsabili della loro attuazione.
  • La terza società è ALSTOM, già uno dei principali attori nella prima fase di costruzione della rete tramviaria, e che ha risposto ai bandi di gara della seconda.

 

“Questo coinvolgimento di due filiali di società pubbliche e Alstom sembra tanto più scandaloso in quanto queste società sono soggette alla legge sul dovere di vigilanza e hanno preso impegni per il rispetto dei diritti umani, firmando il “Global Compact delle Nazioni Unite”. Questi testi non sono facoltativi ma le impegnano a non farsi complici di gravi violazioni del diritto internazionale!”

Maryse Artiguelong, Vice Presidente della Lega dei diritti umani e FIDH

La responsabilità del governo francese è doppiamente coinvolta:

  • Sotto l’obbligo del diritto internazionale “di proteggere da violazioni dei diritti umani da parte di terzi”, qui le società interessate.
  • Come tutela di tre enti pubblici azionisti di maggioranza di due società interessate.

“Come si può capire l’inerzia del governo di fronte alla partecipazione di attori pubblici alla colonizzazione israeliana – completamente illegale – che denuncia anche in maniera ricorrente? È tempo di passare dalle parole all’azione.”

Bertrand Heilbronn, presidente dell’Association France Palestine Solidarité

FOTO – Rete Tranviaria di Gerusalemme. Imprese francesi contribuiscono alla colonozzazione israeliana del territorio palestinese occupato.

Dal testo originale dell’articolo si può scaricare il rapporto in francese e inglese e il suo riassunto in arabo. Andare sull’articolo originale per scaricare i rapporti (ndt)

 

 

Traduzione: Simonetta Lambertini – Invictapalestina.org

Fonte:http://www.france-palestine.org/Colonisation-israelienne-de-Jerusalem-Est-Trois-societes-francaises-impliquees

 

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