Le politiche dello stato canaglia di Israele sono ben note da tempo. Apartheid, pulizia etnica, intimidazione, rapimenti e omicidio sponsorizzato dallo stato sono tutte tattiche calorosamente abbracciate dal regime sionista mentre si muove per annettere tutta la Palestina.
REBELVOICEBLOG, 8 agosto 2018
Tuttavia c’è un’altra strategia che Israele usa nell’approccio suprematista alla politica mediorientale, e questo è il condizionamento psicologico dei bambini ebrei perché crescano e credano che la Palestina non esiste. Questa terribile pratica assicura anche che le future generazioni di adulti israeliani adottino un atteggiamento sociopatico nei confronti del popolo della Palestina. In effetti, lo stato sionista sta lavando il cervello ai suoi figli perché non si preoccupino dei loro vicini palestinesi o dei loro diritti. Questo potrebbe essere considerato una forma di abuso sui minori illegale per il diritto internazionale.
Il seguente video dà uno sguardo a quanto previsto nel piano di studi nello stato di Israele per l’istruzione dei bambini dello stato canaglia. Evidenzia una visione preoccupante.
Simonetta L. ha tradotto e Simonetta B. ha messo la sua voce. Una risposta intelligente a quanti scrivono stupidaggini su Facebook. Il Libro di cui si parla nel video è stato pubblicato anche in italiano da edizioni Gruppo Abele.
Pubblicato da Invictapalestina su Mercoledì 22 agosto 2018
Rebel Voice si domanda come mai i genitori vorranno che i loro figli crescano come razzisti o suprematisti. Sicuramente tali guasti saranno dannosi per la vita del bambino, in quanto non sarà accettato come un adulto responsabile o umano nel resto del mondo. Dunque Israele si vede in futuro come una società chiusa e insulare?
L’alternativa è una ripulsa globale, un processo che è già iniziato. In verità, si può dire che Israele sia al contempo anti-ebraico e antisemita, poiché ritrae con successo gli ebrei israeliani come persone assetate di sangue e sociopatiche. Se lo stato sionista canaglia prosegue sulla sua attuale traiettoria, e sembra poco probabile che cesserà, allora nel lungo periodo Israele fallirà e cadrà. Nel breve periodo, d’altronde, i palestinesi continueranno a soffrire e morire.
Traduzione: Simonetta Lambertini – Invictapalestina.org
Fonte:https://rebelvoice.blog/2018/08/08/israeli-children-conditioned-to-believe-palestine-doesnt-exist/