Il 17 settembre del 1948 il diplomatico svedese Conte Folke Bernadotte venne ucciso a Gerusalemme dal gruppo sionista Lehi, più noto come la Banda Stern.
Un gruppo di 4 militari avvicinarono la macchina dell’Onu e colpirono. Furono riconosciuti 4 assassini, condannati ma subito rilasciati, chi aprì lo sportello e sparò fu Yehoshua Cohen. In seguito presero parte alla vita politica, chi entrò nella Knesset e chi come Cohen, in seguito riconosciuto come l’assassino dallo stesso Ben Gurion, divenne la sua guardia del corpo.
Al centro del gruppo che approvò l’atto terroristico c’erano: Yitzhak Shamir(il futuro Primo Ministro israeliano), Natan Yellin-Mor, and Yisrael Eldad.
Il Conte Bernadotte, era stato capo della Croce Rossa svedese, e aveva negoziato il rilascio di 15.000 ebrei dai campi di concentramento in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale. Si era pensato che fosse la persona perfetta per fare da mediatore Onu tra i coloni ebrei arrivati dall’Europa e il popolo indigeno palestinese, due punti fondamentali delle sue proposte erano: Gerusalemme agli Arabi e il ritorno dei rifugiati. Ai terroristi ebrei sionisti che lo uccisero poco importava il suo passato di salvatore di migliaia di ebrei, l’unico interesse era espandere la colonizzazione in Palestina.
Carmela Ieroianni – Invictapalestina