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Zohra Credy, 13 novembre 2018
Il governo tunisino che ieri il parlamento ha adottato comprende solo ministri del Movimento Ennahda, il partito di maggioranza Nidaa Tounis è imploso a causa del suo opportunismo e delle lotte intestine per il potere.
La collusione degli islamisti con l’imperialismo sionista-atlantico diventa incontestabile. Dopo aver bloccato due volte un disegno di legge sull’incriminazione della normalizzazione con il nemico sionista, il governo islamista getta la maschera. In questo governo tre ministri hanno annunciato la loro affiliazione al nemico sionista:
1 / René Trabelsi: un ebreo tunisino che ha anche la nazionalità ‘israeliana’. Un privilegio speciale perché legalmente la Tunisia non ha mai riconosciuto Israele e lo considera illegittimo e, normalmente, in nessun caso può avere diritto a una posizione di responsabilità.
2 / Ahmed Gâaloul, mantiene relazioni privilegiate con il nemico sionista. E’ un ex attivista islamico della pretesa Unione generale degli studenti tunisini e presidente della Federazione di Taekwoudo che con il sostegno del movimento islamista ha voluto ospitare un’equipe israeliana sul suolo tunisino.
3 / Khamis Al-Jahnawi, ex responsabile tunisino delle relazioni commerciali con l’entità sionista sotto il regno di Ben Ali.
Il movimento islamista di Ennahdha e il Primo Ministro hanno venduto la Tunisia per rimanere al potere a spese dell’appartenenza culturale, nazionale e ancoraggio storico della Tunisia.
Va ricordato che, nonostante la denuncia degli islamisti del modello culturale occidentale, sul piano politico sono i suoi principali alleati. I legami tra gli islamisti tunisini e gli Stati Uniti non sono nuovi. Risalgono al 1982 e dal 1985 sono stati consolidati.
I fratelli musulmani e i wahhabiti sono il 3° esercito dei sionisti-imperialisti nel mondo arabo, come abbiamo visto in Siria, Iraq, Yemen e ovunque con l’ondata di normalizzazione.
Traduzione: Simonetta Lambertini – invictapalestina.org