Dopo anni di controversie, Airbnb sta rimuovendo tutte le inserzioni di alloggi turistici – circa 200 – situati negli insediamenti illegali israeliani nella West Bank.
Kia Kokalitcheva – 19 Novembre 20182
Foto di copertina: minareto della moschea di Gerusalemme Est e città palestinese di Jabal al-Baba nella Cisgiordania occupata. Foto: THOMAS COEX / AFP / Getty Images
Dopo anni di controversie, Airbnb sta rimuovendo tutte le inserzioni di alloggi turistici – circa 200 – situati negli insediamenti illegali israeliani nella West Bank.
Le aziende tecnologiche si trovano sempre più nel mezzo di tempeste politiche, poiché i servizi che forniscono si scontrano spesso con l’incrocio tra conflitti regionali e controversie etiche.
In un post sul suo blog, Airbnb ha spiegato di credere che fare affari negli insediamenti sia legale, e che in passato aveva ritenuto che il suo servizio in quelle zone potesse “avvicinare le persone”.
Ora l’azienda ha elaborato una lista di controllo suddivisa in cinque parti per valutare come gestire le inserzioni dei Territori Occupati, e sulla base di ciò, “ha concluso che rimuoveremo le inserzioni negli insediamenti israeliani nella West Bank occupata al centro della disputa tra Israeliani e Palestinesi “.
“Non siamo certamente esperti riguardo le controversie storiche in questa regione”, hanno aggiunto.
Secondo Al-Jazeera, un certo numero di altre compagnie di viaggio offrono attrazioni turistiche e sistemazioni negli insediamenti.
Trad: Grazia Parolari “contro ogni specismo, contro ogni schiavitù” Invictapalestina.org
Fonte: https://www.axios.com/airbnb-listings-west-bank-settlements-palestinian-0a2f6c50-9c0d-4fe9-a008-766eeba6ba99.html?fbclid=IwAR3pT2Sl9o-mEDM8Wj0lwi7Uwk2Vb9kH4jP2BkQZlkdryLUp7_nhTo011lY