In un suo recente articolo del 2 agosto sul Manifesto Tonino Perna così scriveva riferendosi alla Calabria: “Un popolo che ha nostalgia di un mitico passato, a cui si aggrappa per spiegare il presente, è un popolo che ha perso ogni speranza sul futuro. Ed invece, proprio la crisi economica ed i drastici tagli alla spesa pubblica offrono oggi delle grandi opportunità per cambiare modello di sottosviluppo, corruzione, e assistenzialismo”.
L’assessore della giunta Accorinti di Messina così concludeva:
“abbiamo bisogno di una Sinistra Euro Mediterranea, che metta insieme i paesi del Sud Europa come massa critica per contrastare l’egemonia tedesca e neoliberista, ma capace altresì di creare una alleanza con gli altri paesi mediterranei con chiare scelte di campo, a partire dal sostegno incondizionato al popolo palestinese”.
Riflettendo su questi due punti, lunedì 3 agosto mi sono arrampicato in scooter sulla statale che dalla presila porta al mare di Squillace e poi sulle colline di Amaroni. Un piccolo paese prettamente agricolo, immerso negli uliveti e nei campi di grano, che niente di meno ha deciso di parlare di Palestina, una terra così lontana e così vicina.
Sarà che ad Amaroni hanno intrapreso la via delle alleanze, come suggeriva Tonino Perna, cercando di lasciarsi alle spalle la retorica del “mitico passato” e rendere attiva una grande solidarietà con la Palestina?
Molto probabilmente si, intanto sebbene sperduto tra le colline, nelle sue piazzette si sente parlare tedesco. Amaroni nei tempi passati si è gemellata con Risch-Rotkreuz, un comune del Canton Zugo in Svizzera e ogni anno ci sono scambi culturali con questo paese.
Quest’anno gli amaronesi hanno deciso di andare oltre, qualcuno forse ha deciso di mettersi da parte per dare spazio ai giovani, ed è con gran piacere che ho visto una decina di ragazzi animare la piazzetta della biblioteca dedicata a Tiziano Terzani. Simona, Marta, Dante, Giuseppe sono solo alcuni dei nomi che ricordo.
Prima che iniziasse il dibattito con ospite Egidia la mamma di Vittorio Arrigoni, ho avuto modo di visitare la biblioteca, ho scattato alcune foto che senza ulteriori commenti spiegano lo spirito che ha animato gli “allestitori”:
Puntuale inizia la serata dedicata alla Palestina, inizialmente gli sguardi erano più rivolti verso l’irresistibile banchetto profumato con tutte le specialità locali, ma poi poco per volta Dante, giovane impegnato anche nell’assistenza ai profughi che giungono sulle nostre coste, ha riportato l’attenzione sul tema della serata. Dante, da poco laureato, ha una grande conoscenza della Palestina, ha introdotto la serata segnalando i paletti da seguire e poi ha ceduto il microfono prima per farmi introdurre il tema dell’InformAZIONE e dei prigionieri politici nelle carceri israeliane e poi ad Egidia per parlarci, soprattutto come mamma, dell’esperienza di Vittorio.
Alla fine la voce di Vittorio attraverso un video ci ha portati tutti a Gaza, Vik ha spiegato cos’è l’occupazione, il controllo del mare che impedisce ai pescatori di sopravvivere, com’è la vità, ovvero la morte, sotto i bombardamenti. Vittorio ha descritto le difficoltà delle ambulanze e del personale paramedico impossibilitato a soccorrere i feriti se non dopo un primo avvicinamento fatto con carretti trainati da asini, sempre sotto il tiro dei cecchini e dell’aviazione israeliana.
Con un grande applauso alla fine è stato scoperto un murales dedicato a Vittorio, qualcuno ha aggiunto ” La tua belllezza umana, il tuo sorriso coerente risplende nel buio di chi ancora non ha il coraggio di amare la libertá”.
La serata si è conclusa con l’Ultimo Teatro di Luca e Nina che hanno messo in scena “RESTIAMO UMANI”, questa volta non hanno avuto necessità di uno sfondo, anche Vik ha assistito allo spettacolo.
Così si è conclusa la giornata dedicata alla Palestina, ragazzi invisibili hanno permesso la buona riuscita dell’evento, un vero lavoro di squadra senza retorica e/o autoreferenzialità. Un seme di Palestina è stato piantato ad Amaroli, il terreno è fertile, un augurio che la Palestina possa diventare maestosa come i suoi uliveti e i suoi campi di grano.
Rosario Citriniti – Invictapalestina
L’ha ribloggato su Anno Domini 2015 / News.