In Islanda Hatari, una band di tre musicisti techno punk /art performer BDSM, ha vinto sabato sera il concorso di selezione nazionale Söngvakeppnin e rappresenterà il Paese all’Eurovision.
Amy Spiro – 3 marzo 2019
Foto di copertina: Hatari, la band islandese che parteciperà quest’anno a Eurovision (photo credit: RUV)
L’Islanda sta inviando a Tel Aviv quello che sarà senza dubbio uno dei gruppi di Eurovision più colorato, bizzarro e controverso di quest’anno. La band ha già suscitato scalpore per le sue aspre critiche nei confronti di Israele, con alcune persone che ipotizzano che il gruppo potrebbe essere squalificato dalla competizione.
Hatari, una band di tre musicisti techno punk /art performer BDSM (bondage, punizione,sadismo e masochismo), ha vinto sabato sera il concorso di selezione nazionale Söngvakeppnin e quest’anno rappresenterà il paese all’Eurovision Song Contest..
La band, che eseguirà il brano “Hatrio Mun Sigra” (“L’odio prevarrà”), è stata una scelta controversa. Il gruppo di tre musicisti ha fatto storcere il naso a molte persone con il suo abbigliamento ispirato al bondage, i testi rabbiosi e l’esplicita agenda politica.
Hatari sostiene che l’obiettivo della band è quello di porre fine al capitalismo. I suoi componenti hanno criticato pesantemente Israele, così come hanno sfidato il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ad una tradizionale partita di wrestling islandese.
Il mese scorso, in un’intervista con il quotidiano islandese Stundin, la band ha detto che vuole usare la sua performance di Eurovision per criticare Israele.
“È davvero assurdo permettere a uno Stato che viola ripetutamente i diritti umani di partecipare a una tale competizione, sia che lo Stato si chiami Israele, Russia, Qatar o qualsiasi altra cosa”, ha detto la band nell’intervista. “Se come concorrenti islandesi non usassimo la nostra influenza per sottolineare l’ovvio, ovvero l’assurdità di suonare e ballare nello stesso momento in cui a poche miglia di distanza milioni di persone vivono con una libertà ridotta e una costante incertezza sul loro benessere e sicurezza, allora avremmo fallito . Se come concorrenti islandesi ignorassimo il fatto che la competizione è intrinsecamente politica, faremmo ben poco per diminuire la necessità di un discorso critico su Israele “.
Hatari è stata a lungo una band dibattuta e controversa e molte persone hanno ipotizzato che potrebbe essere squalificata dalla competizione dalla European Broadcasting Union. Le regole EBU affermano che “nessun testo, discorsi e gesti di natura politica, commerciale o simile saranno consentiti durante l’Eurovision Song Contest”.
Nell’intervista, Hatari sembrava pensare che essere squalificati – e vedere quindi annullare la partecipazione dell’Islanda all’Eurovision di quest’anno – sarebbe il risultato ideale.
“Forse saremo cacciati dalla competizione, ma sarebbe altrettanto rivelatore di qualsiasi cosa potremmo fare sul palco”, hanno detto i membri della band. “Se l’Islanda viene cacciata dal concorso, per noi va bene.”
E durante un’intervista video trasmessa come parte di Söngvakeppnin, la band ha sbeffeggiato l’intera Eurovision.
“La competizione è uno degli eventi internazionali più grandi che siano mai stati ospitati in Israele”, hanno detto. “E’ un’immagine di glamour, menzogna, whitewashing, una macchina di propaganda e una fabbrica di tradimenti. Il nostro obiettivo è di smascherare questa fabbrica di tradimenti. ”
Il mese scorso, il gruppo ha sfidato Netanyahu a una tradizionale partita di wrestling islandese, con un ” arbitro neutrale sponsorizzato dall’ONU”. La band ha detto che sfidava il Primo Ministro israeliano “ad una partita amichevole del tradizionale wrestling islandese, o glíma”. Hatari ha detto che se vincono, sarà loro permesso stabilire una colonia BDSM in Israele, e se invece vincerà Netanyahu, il governo israeliano ” avrà il pieno controllo politico ed economico sul comune di Vestmannaeyjar nel sud dell’Islanda “.
Se a maggio Hatari arriva all’Eurovisione a Tel Aviv senza essere squalificato o bloccato, sicuramente lo spettacolo sarà interessante.
Trad: Grazia Parolari “contro ogni specismo, contro ogni schiavitù” –Invictapalestina.org
Fonte: https://www.jpost.com/BDS-THREAT/Icelandic-band-may-protest-Israel-at-Eurovision-582272?fbclid=IwAR1Z7WukDxnv1MjHrz4BObR_eG4X4WsSUIXw-0lsc1lIxUTOiV-E6x3wUEM