Thabat Khatib, una ricercatrice palestinese di neuroscienze, ha deciso di sviluppare l’idea di un farmaco con una nuova formulazione che sembra poter combattere la demenza negli anziani. Il suo sogno di trovare una cura per una delle malattie più comuni e incurabili del mondo, l’Alzheimer, era appena iniziato.
Muhammed Aladdin – 15 aprile 2019
Foto di copertina: Thabat Khatib
La scienziata palestinese ha avuto una carriera accademica promettente; Khatib si è laureata alla scuola superiore americana di Jenin nel 2009 con una percentuale di successo del 98%. Ha poi aderito al programma di Biologia e Biotecnologie presso la Facoltà di Scienze e Arti dell’Università Araba Americana, laureandosi con una media dei voti di 3,95. La maggior parte delle persone si sarebbe fermata qui, ma l’aspirante neurologa scelse di continuare e fece domanda per il Master presso il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università Al-Najah, dove si è diplomata con il livello 4.
Alla ricerca di un dottorato, sottopose domande ad un certo numero di università europee; l’Università di Aberdeen, la quinta università più antica della Gran Bretagna, accettò la sua domanda e le offrì una borsa di studio alla Facoltà di Medicina. Nel 2018, in soli tre anni, conseguì il dottorato e continuò a lavorare come ricercatrice post-dottorato presso il dipartimento Neuroscienze della stessa Università.
Appassionata di neuroscienze, ha cercato di trovare cure cliniche e farmaci per le malattie del sistema nervoso, in particolare l’Alzheimer, un tipo di demenza che colpisce 50 milioni di persone in tutto il mondo.
Durante uno dei suoi esperimenti, Khatib ha notato che molte persone anziane a cui viene diagnosticata la malattia di Alzheimer mancano di una sostanza chimica chiamata acido retinoico, che causa un malfunzionamento nell’efficienza dei neuroni del sistema nervoso. Il corpo non può produrre da solo questa sostanza chimica e deve riceverla dalla Vitamina A . L’idea di Khatib è di produrre sinteticamente una forma più efficace e più potente di acido retinoico sotto forma di farmaco. Il suo lavoro ha procurato più di 400.000 euro di finanziamento all’università e ha ricevuto il via libera per assemblare e testare il farmaco in laboratorio, oltre a due brevetti per l’idea.
Khatib ha dichiarato che spera che gli studi clinici sull’uomo inizieranno presto. “Se tutto andrà liscio, sarà il primo farmaco di questo genere genere al mondo in termini di formulazione e funzione e andrà a beneficio dei pazienti su una scala molto ampia”, ha affermato.
La scienziata spera di poter un giorno tornare in patria per insegnare e per ispirare le ragazze in Palestina e nel mondo arabo a perseguire i propri sogni, indipendentemente dagli ostacoli che devono affrontare.
Quando le è stato chiesto di dare un consiglio agli studenti, ha detto: “Dovete credere in voi stessi e nelle vostre capacità e non mollare a prescindere dalle sfide che dovrete affrontare. Con il duro lavoro e la fede, potete realizzare i vostri sogni e ottenere ciò che è impossibile. ”
Trad: Grazia Parolari “contro ogni specismo, contro ogni schiavitù” – Invictapalestina.org