Per estensione la definizione di antisemitismo della Florida limita la libertà degli insegnanti di parlare della Palestina

La nuova legge impone alle istituzioni educative di trattare l’antisemitismo come fosse “discriminazione motivata dalla razza”

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di Katie Miranda, 14 giugno 2019

Ron DeSantis istruisce sulla Palestina un’insegnante della Florida, di Katie Miranda.

Il governatore della Florida Ron DeSantis ha definito la Florida lo stato più amico di Israele nel paese e ultimamente ha dimostrato l’amicizia recandosi all’ambasciata statunitense a Gerusalemme per firmare solennemente una nuova legge che proibisce le espressioni di antisemitismo nelle scuole della Florida. (In quel viaggio DeSantis ha anche appoggiato Benjamin Netanyahu per la rielezione, ha detto che Netanyahu avrebbe potuto correre per la presidenza degli Stati Uniti se lì le cose non avessero funzionato e si è incontrato con i funzionari del governo in Israele, innescando preoccupazioni costituzionali).

La nuova legge impone alle istituzioni educative di trattare l’antisemitismo come fosse “discriminazione motivata dalla razza”, e in aprile è passata alla Camera della Florida per 114-0 e al Senato della Florida per 40-0, nonostante le preoccupazioni per i diritti civili. Come scritto nell’editoriale di Sun Sentinel: “Uno studente accusato di antisemitismo potrebbe essere punito o espulso. Un insegnante o un professore potrebbe essere licenziato, interamente sulla base di un linguaggio costituzionalmente dubbio.”

La nuova legge cita questi presunti esempi di antisemitismo:

Applicare un doppio standard a Israele richiedendo un comportamento di Israele che non è previsto o richiesto per qualsiasi altra nazione democratica, o focalizzando la ricerca su pace o su diritti umani solo su Israele.

Delegittimare Israele negando al popolo ebraico il diritto all’autodeterminazione e negare a Israele il diritto di esistere.

Tuttavia, la critica a Israele simile alla critica nei confronti di qualsiasi altro paese non può essere considerata antisemita.

 

Katie Miranda è un’illustratrice, designer di gioielli, calligrafa e fumettista che vive a Portland, OR. I suoi gioielli e abiti con calligrafia araba sono i preferiti delle persone della comunità di solidarietà palestinese. Katie gestisce Palbox: una cassetta di abbonamento trimestrale contenente merci palestinesi a beneficio del ramo della California settentrionale dell’International Solidarity Movement.

Traduzione: Simonetta Lambertini-invictapalestina.org

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