La città di Oslo vieta i beni e i servizi provenienti dagli insediamenti israeliani.

Oslo si unisce ad altri cinque comuni norvegesi e ad un Consiglio di Contea nel  vietare i beni e i servizi provenienti dagli insediamenti israeliani.

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Comitato Nazionale Palestinese BDS (BNC) –  28 ottobre 2019

28 ottobre 2019 –  Con una decisione storica, il Consiglio Comunale di Oslo, recentemente costituitosi, ha vietato i beni e i servizi provenienti degli insediamenti israeliani  negli appalti pubblici. Il divieto delle merci provenienti dagli insediamenti illegali di Israele nel territorio palestinese occupato fa parte della piattaforma adottata per il 2019-2023 e  approvata dal Consiglio Comunale guidato dalla Sinistra Socialista (SV), dal Partito Laburista e dai Verdi.

Nonostante gli sforzi concertati di Israele e dei suoi alleati di destra in Norvegia e nel mondo per reprimere le misure a sostegno dei diritti dei palestinesi, Oslo, capitale  e più grande città della Norvegia, è diventato il sesto comune norvegese a vietare, insieme a uno Consiglio Provinciale, beni e servizi provenienti dagli insediamenti.

La scorsa settimana, l’esperto indipendente delle Nazioni Unite sui diritti umani nei Territori Palestinesi, Michael Lynk, ha chiesto un divieto internazionale su tutti i prodotti degli insediamenti israeliani come passo verso la fine dell’occupazione illegale di Israele che dura da 52 anni.

Attraverso la nuova piattaforma, il consiglio comunale di Oslo si è impegnato a:

Indagare  il campo d’azione dei regolamenti sugli appalti per non scambiare beni e servizi prodotti sul territorio occupato in violazione del diritto internazionale da parte di società che operano sotto l’autorizzazione del potere occupante.

Il divieto su prodotti e servizi degli insediamentI non fa distinzione tra  società israeliane e internazionali che operano negli insediamenti illegali di Israele.

Sunniva Eidsvoll, leader della sezione di Oslo del Partito della Sinistra Socialista (SV) e del gruppo del Consiglio Comunale di Oslo della SV, ha dichiarato:

Il popolo palestinese, che deve affrontare ogni giorno l’occupazione illegale del proprio territorio, merita attenzione e sostegno internazionali. Contribuire a garantire che i diritti umani e il diritto internazionale non vengano violati è una responsabilità globale condivisa. Sono orgogliosa che il Consiglio Comunale di Oslo stia ora prendendo provvedimenti per impedire che beni e servizi acquistati dalla città sostengano l’occupazione illegale della Palestina o di altri territori.

Il Partito Socialista di Sinistra della Norvegia è da molto tempo un sostenitore del movimento BDS.

Tora Systad Tyssen dell’Associazione delle ONG norvegesi per la Palestina (Fellesutvalget for Palestine) ha dichiarato:

Il Consiglio Comunale di Oslo segue quelli di Trondheim, Tromsø, Vaksdal, Hamar, Lillehammer e il Consiglio della Contea di Nordland nel vietare gli affari con gli insediamenti illegali israeliani in terra palestinese occupata. È incoraggiante e stimolante vedere i Consigli Municipali norvegesi prendere una posizione ferma  a favore dei diritti umani e del diritto internazionale quando il nostro attuale governo non  lo fa.

Mentre il nostro governo nazionale vuole più commercio e cooperazione con Israele, il nuovo Consiglio Comunale di Oslo afferma chiaramente che non vuole contribuire finanziariamente al furto su larga scala di terre e risorse palestinesi che l’industria in espansione degli insediamenti israeliani sta portando avanti

Alys Samson Estapé, coordinatrice delle campagne europee del Comitato Nazionale Palestinese BDS (BNC), ha dichiarato:

Accogliamo con favore questo passo legalmente e moralmente responsabile adottato dal Consiglio Comunale di Oslo. I consigli locali stanno dimostrando di non essere scoraggiati dalla repressione e continuano a  indicare la strada, nonostante l’inazione da parte dei governi nazionali. Il divieto dei beni e dei servizi dagli insediamenti illegali di Israele è il minimo che le istituzioni governative dovrebbero emanare per ridurre la loro complicità con il regime israeliano di apartheid, colonialismo e occupazione.

Oltre a tale divieto, il governo norvegese dovrebbe anche adottare un embargo globale sul commercio di armi diretto e indiretto e sulla cooperazione militare con Israele e le società israeliane per garantire il rispetto del diritto internazionale da parte degli utenti finali.

Il governo irlandese sta attualmente rivedendo il disegno di legge sui Territori Occupati, approvato da entrambe le Camere del Parlamento, che vieterebbe all’Irlanda di importare merci dagli insediamenti illegali di Israele.

Nel 2018, tre partiti di destra hanno cercato di prevenire il boicottaggio degli insediamenti a Trondheim e Tromsø. Tuttavia, il Segretario di Stato norvegese presso il ministero degli Esteri, Audun Halvorsen, ha inferto un duro colpo a tali sforzi, affermando che un boicottaggio di “beni e servizi prodotti negli insediamenti non contraddice gli impegni internazionali della Norvegia”.

 

Trad: Grazia Parolari “contro ogni specismo, contro ogni schiavitù” –Incvictapalestina.org

 

 

 

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