Soldato israeliano condannato a un mese di servizi comunitari per l’uccisione di un adolescente a Gaza

Il soldato,  mantenuto anonimo, è il primo ad essere condannato nel corso delle indagini militari sulle uccisioni di Gaza.

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Bel Trew – 30 ottobre 2019

Immagine di copertina: A Gaza  un ragazzo viene portato via da un soccorritore durante la protesta del venerdì (REUTERS)

Secondo quanto riferito,un soldato israeliano che  uccise a colpi di arma da fuoco un minorenne palestinese a Gaza è stato condannato a un mese di servizi sociali all’interno della comunità militare e retrocesso al rango di soldato semplice. Questa è la prima volta in cui un soldato israeliano  viene condannato da quando l’esercito ha intrapreso una serie di indagini penali sulla gestione delle proteste a Gaza.

Othman Ramis Helles fu ucciso durante una protesta nei pressi dell’incrocio di Karni ad est di Gaza City il 13 luglio 2018.

La sentenza, citata dai media israeliani, afferma che il soldato  sparò con la sua arma contro l’adolescente disarmato “disobbedendo a un ordine che intimava di sparare solo in caso di una minaccia alla vita o alla salute”.

Il filmato dell’incidente mostra in primo piano Helles durante la marcia settimanale,  in piedi accanto alla barriera  di separazione tra Israele e Gaza prima di essere colpito al petto mentre tentava di arrampicarsi. Haaretz ha riferito che il soldato ha ammesso, con un patteggiamento, di aver sparato  sul ragazzino, causando potenziali rischi, senza l’approvazione dei suoi comandanti e non in conformità con le regole di ingaggio.

Il padre di Othman, Rami Helles, ha dichiarato al New York Times di essere profondamente deluso dalla sentenza.

“Speravo in un risarcimento finanziario e in una lunga carcerazione”, ha detto. “Questo è ingiusto.”

Ha anche detto al NYT che temeva che la punizione del soldato,piuttosto che  costituire un deterrente, avrebbe “incoraggiato i suoi colleghi a uccidere a sangue freddo”.

I media israeliani hanno riferito che le fonti dell’esercito israeliano non hanno fornito prove del fatto che l’azione del soldato abbia effettivamente causato la morte di Helles e che per questo il soldato non è stato condannato per una più grave accusa di omicidio colposo.

L’inchiesta sull’omicidio di Helles e sulla morte del diciottenne Abed Nabi il 30 marzo 2018, è stata la prima ordinata dal procuratore generale Sharon Afek nell’agosto 2018.

L’inchiesta indaga sull’uso della forza letale da parte dei soldati israeliani nelle manifestazioni  lungo la barriera di separazione iniziate lo scorso marzo contro il blocco imposto da Israele alla Striscia.

I soldati israeliani sono stati accusati dalle Nazioni Unite di aver commesso possibili crimini di guerra dopo aver ucciso oltre 250 palestinesi che  partecipavano alle manifestazioni. Nello stesso periodo, un soldato israeliano è stato ucciso da un cecchino gazawi.

Le proteste hanno incluso tentativi di violare la barriera di separazione lungo la frontiera.

Israele ha difeso il suo uso della forza, dicendo che i manifestanti hanno messo in pericolo la vita degli Israeliani lanciando palloncini e aquiloni con dispositivi incendiari e attaccando i loro soldati.

 

Trad: Grazia Parolari “contro ogni specismo, contro ogni schiavitù” – Invictapalestina.org

 

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