La censura prevarrà sul Primo Emendamento?

La protezione di Israele contro il boicottaggio è parallela alle leggi statali approvate negli anni ’50, che impedivano al movimento di Martin Luther King di boicottare le imprese che praticavano la segregazione razziale.

Copertina: Filmmaker Abby Martin. (YouTube screenshot)

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18 febbraio 2020

Paul Craig Roberts

Ricordo quando la censura in America era un fenomeno limitato. Venne applicata durante il periodo di guerra: “la lingua sciolta affonda le navi”. Si applicava alla pornografia. Si applicava a parolacce sulle onde radio pubbliche e nei film. Si applicava alla violenza nei film. Poteva esserci violenza, ma non al livello che è ora diventato comune.

Oggi la censura è onnipresente. È ovunque. Negli Stati Uniti la censura è sia imposta dall’alto, sia fluisce dal basso verso l’alto. La censura è imposta dall’alto, ad esempio, dalla TV e dalla stampa, da Google, Facebook, Twitter e dalle leggi di 28 stati che vietano le critiche e la partecipazione ai boicottaggi di Israele e dall’ordine esecutivo del presidente Trump che impedisce il finanziamento federale delle istituzioni educative che consentono critiche di Israele. La censura scorre dal basso verso l’alto, a esempio, da persone di razze protette, generi e preferenze sessuali che affermano di essere offese.

L’onnipresente censura che oggi è caratteristica degli Stati Uniti ha chiuso i comici. Ha chiuso le critiche contro i non bianchi, gli omosessuali, i transgender, le femministe e Israele. Le spiegazioni ufficiali sono schermate etichettando gli scettici “teorici della cospirazione”. L’onnipresente censura negli Stati Uniti è uno sviluppo eccezionale  poiché la Costituzione degli Stati Uniti garantisce la libertà di espressione e una stampa libera.

Dobbiamo apprezzare la giornalista Abby Martin per averci ricordato il nostro diritto alla libertà di parola. Abby sta facendo causa allo Stato della Georgia, uno dei 28 stati che hanno violato la protezione costituzionale della libertà di parola.

Abby doveva  tenere il discorso di apertura durante una conferenza alla Georgia Southern Univeristy. Scoprì che per parlare pubblicamente in un college della Georgia doveva firmare un giuramento di fedeltà di non criticare Israele. (Qualunque tipo di lavoro o prestazione si dovrà fare, se supera il compenso di mille dollari, richiederà la dichiarazione che non si partecipi al BDS ndt.)  Il suo rifiuto di firmare ha comportato l’annullamento della conferenza. (Per la solidarietà dei colleghi ndt.)

Qui abbiamo  lo stato della Georgia che blocca la libertà di parola per chi non sosterrà la posizione israeliana sulla Palestina. Vedi: https://www.lewrockwell.com/2020/02/no_author/journalist-abby-martin-sues-state-of-georgia-over-law-requiring-pledge-of-allegiance-to-israel/. Inoltre: https://www.timesofisrael.com/filmmaker-who-wouldnt-sign-georgias-oath-not-to-boycott-israel-sues-us-state/

Pensaci un attimo. Più della metà dei 50 stati che compongono gli Stati Uniti hanno approvato leggi che rappresentano una chiara violazione della Costituzione degli Stati Uniti. Inoltre, questi 28 stati hanno imposto la censura a nome di un paese straniero. Gli americani hanno i bavagli appiccicati in bocca perché 28 governi statali mettono l’interesse di Israele al di sopra del Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti. Cosa  ne è della democrazia e del governo responsabile, quando lo stesso governo si oppone alla libertà di parola?

Perché 28 stati dovrebbero legiferare contro la Costituzione degli Stati Uniti? Una spiegazione è che i governi statali sono stati acquistati dalla lobby israeliana con denaro sotto banco, promesse di donazioni di campagne politiche o minacce di finanziamento di candidati rivali. In che altro modo si può spiegare che 28 governi statali  impongano la censura a nome di un paese straniero?

Abby Martin è una persona che non lo tollererà. Ha intentato una causa che, se la Corte Suprema degli Stati Uniti è ancora un protettore del Primo Emendamento, si tradurrà che in 28 leggi statali  l’ordine esecutivo di Trump verrà annullato. La protezione di Israele contro il boicottaggio è parallela alle leggi statali approvate negli anni ’50, che impedivano al movimento di Martin Luther King di boicottare le imprese che praticavano la segregazione razziale. Queste leggi furono annullate dalla Corte Suprema.

Il risultato della causa di Abby Martin ci dirà se la Costituzione degli Stati Uniti è ancora un documento vivo.

Trad. Carmela Ieroianni – Invictapalestina.org

 

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