Israele: i soldati arrestano Omar Barghouti e suo figlio in una incursione a casa

ATTENZIONE: Leggere Aggiornamento articolo.

 

 

 

AGGIORNAMENTO: Riportato articolo come indicato nella fonte https://www.middleeastmonitor.com, preoccupati per l’arresto del co-fondatore del movimento BDS,   abbiamo approfondito  la notizia  e riscontrato un caso di omonimia. Quindi l’arresto non è riferito a BARGHOUTI leader del Movimento BDS ma ad altro palestinese, la dinamica dei fatti e le testimonianze sono quindi ulteriormente confermate.

Caso di omonimia sulla notizia pubblicata dal giornale middle east monitor.

31 Marzo  2020 – 14,58

Le forze israeliane hanno arrestato il famoso difensore dei diritti umani palestinese Omar Barghouti, co-fondatore del movimento Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni, e suo figlio, questa mattina presto.

Secondo The Jerusalem Post, i soldati israeliani affermano che Barghouti e suo figlio Mohammed, di 19 anni, del villaggio di Kobar, sono stati arrestati con l’accusa di coinvolgimento in numerosi episodi di terrorismo negli ultimi mesi.

Testimoni hanno riferito che le forze israeliane hanno fatto irruzione nella casa della famiglia Barghouti e hanno vandalizzato tutti i mobili prima di portar via Barghouti, il padre del defunto Saleh, ucciso dai militari israeliani, e Asem, che è attualmente imprigionato dalle autorità israeliane.

Saleh è stato colpito “a bruciapelo” in un apparente “omicidio extragiudiziale” da parte delle forze israeliane, secondo un’indagine del gruppo B’Tselem dei diritti umani.

Questa mattina, durante l’incursione, i residenti locali hanno lanciato pietre ma sono stati attaccati con mezzi di dispersione antisommossa tra cui lacrimogeni e granate stordenti.

I soldati hanno anche fatto irruzione in un altro villaggio  a Ramallah e arrestato Mahmoud Murrar, un avvocato del villaggio di Budrus e sequestrato la sua auto, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Wafa.

A seguito degli arresti, il comune di Ramallah si è rapidamente mosso per sterilizzare le aree della città razziate questa mattina dai soldati israeliani per assicurarsi che fossero libere dalla nuova malattia del coronavirus.

Il sindaco di Ramallah Musa Hadid ha dichiarato a Wafa in un’intervista telefonica che, come misura precauzionale, le strade della città, i luoghi pubblici e gli edifici razziati dai soldati israeliani sono stati sterilizzati operazione che potrebbe richiedere 10 ore, al fine di alleviare le preoccupazioni delle persone.

Inoltre, Euro-Mediterranean Human Right Monitor ha richiesto un’indagine sul comportamento sospetto di soldati e coloni israeliani che sembra che tentino di diffondere l’infezione, dopo averli sollecitati a smettere di razziare le città e i villaggi palestinesi in quanto minacciano le misure preventive adottate dal Autorità palestinese per controllare l’epidemia.

 

Quello che segue è una nota di Euro-Mediterranean Human Right Monitor aggiunta da Invictapalestina per completare l’articolo (Fonte)

 

Il monitor Euro-Med ha seguito con grande preoccupazione segnalazioni di comportamenti sospetti di soldati e coloni israeliani, durante l’assalto di case palestinesi, mentre alcuni di loro sputavano contro macchine parcheggiate, bancomat e serrature di negozi, il che solleva il timore di tentativi deliberati di diffondere il virus e panico nella società palestinese.

 

Trad. Carmela Ieroianni – Invictapalestina.org

 

Versione copia/incolla dell’originale:

Israeli forces arrested prominent Palestinian human rights defender Omar Barghouti, a co-founder of the Boycott, Divestment and Sanctions movement, and his son, early this morning.

According to The Jerusalem Post, the Israeli soldiers claim that Barghouti and his 19-year-old son Mohammed, from the village of Kobar, were arrested on suspicion of involvement in several terrorist incidents in recent months.

Witnesses reported that Israeli forces broke into the home of the Barghouti family and vandalised all furniture before they abducted Barghouti, the father of the late Saleh who was killed by the Israeli military, and Asem, who is currently imprisoned by Israeli authorities.

Saleh was shot “point blank” in an apparent “extrajudicial killing” by Israeli forces, according to an investigation by human rights group B’Tselem.

During the raid this morning, local residents threw stones but were met with riot dispersal means including teargas and stun grenades.

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The soldiers also raided another village based in Ramallah and detained Mahmoud Murrar, a lawyer from the village of Budrus and seized his car, reported Wafa news agency.

Following the arrests, the Ramallah municipality moved quickly to sterilise areas of the city raided this morning by the Israeli soldiers to make sure they are clear from the novel coronavirus disease.

Ramallah Mayor Musa Hadid told Wafa in a telephone interview that as a precautionary move, the city’s streets, public places and buildings raided by Israeli soldiers were being sterilised which could take 10 hours, in order to ease people’s concerns.

In addition, Euro-Mediterranean Human Right Monitor has called for an investigation into the suspicious behaviour of Israeli soldiers and settlers who appear to be attempting to spread the infection, after urging them to stop raiding Palestinian cities and towns that threaten preventive measures taken by the Palestinian Authority to control the outbreak.

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