Ad oggi nel mondo la campagna Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliano è attiva in diversi Paesi, tra cui Belgio, Norvegia e Spagna, con più di trecento soggetti aderenti.
Lorenzo Poli– Invictapalestina.org – 15 novembre 2020
Invictapalestina ha aderito alla campagna Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliana (SPLAI) del movimento BDS (Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni), che promuove la creazione di una rete di spazi, virtuali e fisici, che si dichiarano liberi da ogni forma di discriminazione e si impegnano a non intrattenere rapporti con sistemi di ingiustizia e oppressione israeliana.
La campagna, che ha l’intento di promuovere la solidarietà attiva con il popolo palestinese, prende ispirazione dalle campagne di solidarietà degli anni ‘90contro l’apartheid in Sudafrica, finalizzate alle sanzioni e al boicottaggio per porre fine alla segregazione dei bantustan. Si rivolge infatti a luoghi, movimenti sociali, associazioni e istituzioni che hanno a cuore i principi di libertà, giustizia e uguaglianza contro il razzismo e l’apartheid sistematico contro il popolo palestinese.
I luoghi che si dichiarano Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliano hanno l’obbligo di prendere posizione contro l’occupazione militare e l’apartheid, impegnandosi a non contribuire in alcun modo alle gravi violazioni israeliane dei diritti umani e alle libertà fondamentali del popolo palestinese.
Gli SPLAI infatti si rifiutano di acquistare e vendere prodotti e servizi di imprese nazionali o internazionali israeliane implicate nelle violazioni dei diritti dei palestinesi e di ospitare o partecipare a eventi culturali, accademici e sportivi con istituzioni e rappresentanti dello Stato di Israele, o che sono finanziati o sponsorizzati da Israele.
Ad oggi nel mondo la campagna Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliano è attiva in diversi Paesi, tra cui Belgio, Norvegia e Spagna, con più di trecento soggetti che aderiscono tra caffè, ristoranti, negozi, centri culturali, librerie, cinema e decine di amministrazioni locali.
Invictapalestina ha espresso perplessità riguardo al fatto che poche delle realtà italiane che ne fanno parte, fanno menzione della propria appartenenza suoi social corrispondenti , oltre al fatto che la quasi totalità dei luoghi fisici non espongono materiali che pubblicizzano la propria adesione, né materiale specifico sulle campagne BDS. Anche la presenza dell’adesivo della campagna, che dovrebbe essere prioritaria, spesso non appare.
L’adesione di Invictapalestina si accompagna quindi alla richiesta di prendere una posizione chiara sulla identità della campagna, invitando i membri appartenenti ad esplicitarla obbligatoriamente per non ridurla a mera adesione virtuale.