La libertà di espressione palestinese sotto attacco: 150 arresti per i messaggi su Facebook, giornalisti imprigionati, stazioni televisive chiuse.

stampa14 MARZO 2016

la libertà di espressione palestinese continua ad essere sotto continuo attacco da parte di Israele; La  Commissione dei prigionieri palestinesi ha riferito che mentre oltre 16 giornalisti palestinesi sono imprigionati, 150 palestinesi sono stati arrestati per i post su  Facebook.


La Commissione ha riferito che è stata costituita appositamente un’unità speciale della sicurezza israeliana  per sorvegliare  i social media palestinesi, sottolineando che palestinesi di Gerusalemme,  sono stati particolarmente presi di mira e che numerosi palestinesi della  Palestina occupata nel ’48, sono stati licenziati dai loro posti di lavoro in seguito ai post su Facebook contro l’occupazione.

Tutto ciò avviene  Venerdì, 11 marzo, durante il raid sulla stazione televisiva Palestine Today e l’imprigionamento di tre dei suoi collaboratori. Oltre a questi fatti, Giovedi 10 marzo, la detenzione del giornalista palestinese Sami al-Sa’ie è stata prorogata di otto giorni per ulteriori interrogatori – il giornalista al-Sa’ie, è stato accusato di incitamento attraverso la sua pagina personale su Facebook ; egli è un giornalista per il canale televisivo al-Fajr al-Jadeed  a Tulkarem.
I giornalisti imprigionati includono tre detenuti amministrativi, tra cui Mohammed Kaddoumi, Ali Oweiwi e Mohammed al-Qeeq, che ha raggiunto la sua libertà con uno sciopero della fame di 94 giorni.

 

trad. Invictapalestina.org

fonte: http://samidoun.net/2016/03/palestinian-freedom-of-expression-under-attack-150-arrested-for-facebook-posts-journalists-imprisoned-tv-stations-closed/

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